Ammontano a quasi 38 miliardi di euro i prestiti bancari non rimborsati dalle imprese italiane di cui: 14,4 sofferenze; 21,8 inadempienze probabili; 1,2 rate scadute.
Nel report Bankitalia, spiccano i 9 mld di arretrati della Lombardia (il 24,5% del totale), i 5,5 del Lazio, secondo in classifica (ultima la Calabria con 500 milioni). Si tratta di volumi da monitorare attentamente:la liquidità concessa a tassi variabili è soggetta ad aumenti delle rate e dunque maggiori difficoltà nell’onorare le scadenze sui rimborsi. Inoltre i tassi in crescita sui nuovi prestiti stanno continuando a rendere sempre più sfavorevoli le condizioni di accesso al credito. Un mix da attenzionare per l’economia italiana.
Il sostegno del sistema bancario e assicurativo alle aziende deve evolvere verso un’attività di consulenza mirata.
Sugli Npl delle micro imprese il Mimit dovrebbe convertire presto in legge una proposta della maggioranza di governo che – compatibilmente con le norme Ue – consentirebbe ai debitori, con crediti incagliati sotto il milione di euro, di riacquistarli sottocosto dai fondi d’investimento, facendoli tornare in bonis e dunque rifinanziabili.
A mio avviso dobbiamo concentrarci su quelle aziende classificate come inadempienze probabili perchè più di quelle gia’ in sofferenza meritano un intervento dello Stato attraverso un fondo dedicato con il duplice obiettivo di allontanarle dalla linea di non ritorno e di farle ripartire contribuendo al rilancio economico.
In particolare questo vale per le aziende di filiera che oggi piu’ che mai necessitano di supporto al circolante.